Scrivo poesie da sempre, così ho salvato me stessa da quel mondo materialista, dove la morte è la fine e dove gli uomini senza titoli non sono degni, non sono parte, dove gli approdi delle barche non hanno porti, dove non si è uno, e divisi in brandelli si perde la visione.
Scrivo poesie, perché quando sono giunta alle “Colonne d’Ercole” ho visto l’universo e ho compreso che altra è la realtà.
Scrivo per le cose invisibili che vivono oltre la soglia, perché abbiano una voce, siano il dardo infuocato di questo mondo addormentato.
Scrivo, perché la prima volta fu a quindici anni e parlai d’anima, e chi canta l’anima non può tradirsi, lo farà per sempre.
La poesia è per me il canto che cura la sostanza di impalpabile bellezza la voce eterna attraverso cui l’anima parla.
A due passi dal cielo
A due passi dal cielo,
tra le braccia della madre,
udii un canto
e furono i passi a condurmi lungo la strada.
Incontrai lo straniero
che divenne mio fratello
e camminammo insieme.
Ci ritrovammo in una grande famiglia.
La tavola che imbandimmo
fu al centro del mondo.
Il cibo non mancò mai.
La pace fu la preghiera del cuore
A due passi dal cielo
seppi che nulla fu vano…
Tratto da “Voci dell’anima” di Ida Lo Sardo,
2019, Ed. Erranti ©
Canto il mio sangue
Canto il mio sangue
ed è un canto di gioia, finalmente!
Un canto ispirato,
di anima libera dal dolore.
Di voce antica,
di pace fra i popoli.
Il mio sangue scorre
e io insieme ad esso.
Mi sento torrente, fiume, movimento,
una danza di carne e fuoco,
di lava e ossa, di sperma e ovulo.
Canto il mio sangue
e creo vita nuova,
speranza per gli uomini,
abbraccio per i mancati gesti,
carezza per le aride solitudini,
Lingua calda per sciogliere il gelo del giudizio.
Dono questo sangue alle figlie della terra,
alle antenate, alle sorelle, alle madri del mondo,
alle vergini, alle streghe, alle vecchie sagge,
alle donne che verranno, alle creatrici!
Dono questo sangue alle custodi,
affinché la terra sia protetta,
e rigenerata, sempre!
Canto il mio sangue.
Canto di me donna ed è vita,
finalmente!
Tratto da “Voci dell’anima” di Ida Lo Sardo,
2019, Ed. Erranti ©
Presagi
In un cristallo d’acqua d’inverno
tutto il mondo accade
e il lento incedere delle ore
gira i fogli di cose ancora non viste.
Saranno lieti gli eventi che scorgo affacciarsi
al crepuscolo?
Saranno presto qua,
o voleranno via come chimere?
In un cristallo d’acqua d’inverno
tutto il mondo accade.
Tratto da “Voci dell’anima” di Ida Lo Sardo,
2019, Ed. Erranti ©
Sorellanza
Ti stavo aspettando dall’altra parte del cielo.
Benvenuta, siediti.
Rilassa le tue spalle e ricomincia a respirare .
La tua vita è stata saccheggiata,
non oggi, né ieri ,
ma in un tempo lontanissimo.
Hai perso il ritmo della ciclicità,
pazienza lo riacquisterai!
Sono qui, sorella,
il fuoco è acceso
e la pentola bolle,
tutto è scandito dal lento incedere della cura.
Le mie mani medicano le tue ferite,
raccolgono le tue lacrime,
sciolgono i nodi del cuore
e liberano i lunghi capelli.
Sono qui, sorella,
per ascoltare la tua storia.
In questo luogo troverai il tuo ristoro.
Riposa adesso,
perché il viaggio è lungo,
e hai bisogno di nuova linfa.
Hai bisogno di credere in te,
di conoscere il nostro linguaggio,
di sentirti parte della sorellanza,
di sentirti retta nelle viscere.
Ti stavo aspettando sorella,
a ciò che ci ha unite e non ci separerà mai…
Tratto da “Voci dell’anima” di Ida Lo Sardo,
2019, Ed. Erranti ©
Il coraggio di una Donna
Fino a quel giorno non sapeva amare.
Non conosceva il fuoco
che anima una donna,
sognava solo un bagno di pioggia
sulla pelle nuda,
un velo di sposa che il vento portò via
un grembo colmo
e due occhi grandi che la rapissero.
Vennero i giorni prese le valigie
e partì lungo quel binario
non sarebbe più tornata.
Oggi, guardo quel sorriso che la spingeva tra
solitudini e tempeste,
e quei capelli che ondeggiavano come il mare di
Partenope,
selvaggi e belli,
cornice di un capo dai pensieri irraggiungibili.
Oh, come era bella quella Donna.
Peccato, non sapesse quanto coraggio aveva
avuto il suo cuore.
Tratto da “Voci dell’anima” di Ida Lo Sardo,
2019, Ed. Erranti ©
Segni
E’ una sera di magia
e i segni prendono vita,
la gatta ai piedi percepisce il sacro fuoco,
vola una libellula sui sentieri della terra,
e anime in ascolto dall’ altro lato del mare ,
inaspettate, rispondono.
Stasera gli dei han varcato la soglia.
E’ la sera dei misteri e io resto incantata,
mi cullo nella luce avvolgente di mille candele…
Mentre, una velata eco sussurra all’ orecchio
la tristezza di chi stringe il pugno
per andare avanti .
Sento le voci del mondo.
e sono figlia dell’ antica Madre.
Quando l’ anima si manifesta,
nessuna volontà può piegarla!
Tratto da “Voci dell’anima” di Ida Lo Sardo,
2019, Ed. Erranti ©
Per capelli rami
Avevo per capelli rami,
Anima mia,
per sogni lacrime,
per voce uccelli.
Imbrigliata a te stavo.
Perché non mi lasci dormire,
Anima mia?
Lasciami andare oltre la soglia,
dov’ è la grande luce,
dove il giorno si perde e la notte non finisce,
dove il frastuono degli uomini è lontano, lontano.
Dove il suono della Terra è pura melodia.
Avevo per capelli rami,
Anima mia.
Tratto da “Respiri” di Ida Lo Sardo, 2022,
Ed. Erranti ©
Uccelli di zucchero
D’improvviso il giorno bagna le ossa
e i dolori diventano uccelli di zucchero.
Il male si sfalda
e apre voragini,
Avanza la vita,
non può aspettare.
Nuovi scenari penetrano l’anima,
cambiano i giochi,
e gli ordini sparpagliati
prendono nuovi posti.
Frastuono di passi,
di tempo che batte il tempo,
di domande inghiottite,
di gola serrata.
Dov’ è il bene in questo mondo?
Ssss, non puoi chiederlo,
solo i puri di cuore odono mondi crollare.
Ida Lo Sardo 17 maggio 2016 ©