“I nostri Antenati dimorano nell’attico del nostro cervello e nelle concatenazioni a spirale delle conoscenze presenti in ogni cellula del nostro corpo“. I. L.
Gli antenati sono nella ruota della vita coloro che ci hanno preceduto. Alle spalle mamma e papà sono i primi antenati, di seguito i nonni, i bisnonni, i trisavoli e a mano a mano che le linee avanzano indietro nel tempo si forma l’albero genealogico che in chiave archetipica è l’albero della vita. Veniamo tutti dagli antenati, il punto è che nelle società moderne con il processo dell’individualismo, come evidenziò nel 1830 il filosofo Alexis de Tocqueville, le persone dimenticano i loro antenati, si abituano a pensarsi isolate, ed erroneamente credono che il destino sia solo nelle loro mani.
Questa considerazione è molto attuale ancora oggi, pur accettando di aver ereditato determinate caratteristiche dagli avi, la gente ignora come questi ultimi continuino a influenzare le loro vite. Alla radice di ciò due importanti fattori: una cultura fortemente individualista e la tendenza a concentrarsi sul presente e sul futuro, escludendo il beneficio del riconoscere e onorare chi è venuto prima di noi.
Quello degli antenati è un atto di tramando, il destino e i fatti ancestrali della genia dalla quale si proviene sono scritti nel DNA e nell’anima di ognuno. Gli avi trasmettono lungo la linea della discendenza doni e punti di forza, ma nelle civiltà moderne si è dimenticato tutto questo, e si considerano sopratutto le mancanze della famiglia, le disgrazie, o addirittura si cancella completamente questo legame, con la conseguenza di conoscere pochissimo sulle proprie origini.
Attraverso La Via degli Antenati, si impara nuovamente a onorare e esplorare la stirpe dalla quale si proviene. Le anime luminose degli avi sono guide preziose e parte del sostegno spirituale che arriva ad ogni persona durante il viaggio sulla terra. È necessario esserne consapevoli, ma la maggior parte della gente lo ignora e pensa agli antenati come defunti, talvolta con vite disgraziate. Così molta della narrazione è incentrata solo sui traumi e sui destini difficili, lasciati da chi ci ha preceduto.
Una volta una mia antenata materna, una trisavola, si è presentata mentre preparavo uno dei numerosi seminari che ho tenuto negli anni e mi ha suggerito di cambiare ottica lasciandomi questo messaggio:
“ Noi siamo luce, concentrati sulla ricchezza infinita che possiamo trasmettervi, abbiamo avuto vite meravigliose e molti di noi erano talentuosi e pieni di risorse, racconta questo alla gente che viene da te, indirizzali verso la luce ancestrale da noi emanata per proteggervi e sostenervi sempre, noi siamo parte della fonte dell’abbondanza, prometti che farai questo e la guarigione arriverà per molti”.
Da quel giorno il mio sguardo è cambiato e così anche il mio metodo, la mia ricerca, i miei corsi, gli incontri individuali.
Ho creato una relazione molto stabile con i miei antenati e antenate, la coltivo e mantengo viva ogni giorno, onoro la loro memoria attraverso il ricordo, offro luci, faccio offerte e trasmetto questo alle numerose persone che incontro in occasione di una Costellazione, o durante l’accompagnamento alla morte, invito tutti a ristabilire una relazione salda e duratura.